Cardiomiopatia ipertrofica
- Centro Medico Caroli
- 7 ago
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La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia del tessuto muscolare del cuore caratterizzata da alterazioni della sua struttura e del suo funzionamento. In particolare, riguarda il ventricolo sinistro, una della quattro cavità in cui è suddiviso il cuore, che va incontro ad un ispessimento delle pareti (da qui il termine “ipertrofica”). Molto più raramente interessa il ventricolo destro.
Nella maggioranza delle persone l'ispessimento della parete è più marcato a livello del setto interventricolare, ovvero la porzione che separa il ventricolo sinistro dal ventricolo destro. La cavità del ventricolo sinistro, invece, può mantenere le dimensioni normali o ridursi.
Il cuore si contrae ad ogni sistole e si rilascia ad ogni diastole, in tal modo è consentito il riempimento delle camere cardiache e lo svuotamento del c
arico di sangue dagli atri ai ventricoli alle arterie per essere immesso in circolo ed ossigenare i polmoni e gli altri organi del nostro corpo.
Il muscolo ispessito, in genere, si contrae bene ed espelle la maggior parte del sangue molto rapidamente; solo in una piccola minoranza di persone compare nel tempo una riduzione della capacità di contrazione del cuore e una insufficienza cardiaca.
Tuttavia, anche se si contrae bene (fase di sistole), nella cardiomiopatia ipertrofica il muscolo cardiaco diventa rigido e si rilassa in minore misura dopo la contrazione. La cavità ventricolare sinistra appare inspessita, rigida, ridotta di volume e quindi in grado di accogliere una minore quantità di sangue proveniente dall’atrio, nella fase di riempimento (fase di diastole). Come conseguenza il ventricolo sinistro pomperà meno sangue ossigenato agli organi del nostro corpo.
La cardiomiopatia ipertrofica può non dare alcun disturbo e restare asintomatica per tutta la vita, oppure manifestarsi con la comparsa di sintomi più o meno gravi. Raramente la sintomatologia compare nell’infanzia o comunque prima dei 10 anni di vita.
La ridotta capacità di riempirsi di sangue è la causa più frequente dei disturbi (sintomi), quali il respiro corto, tachicardia, stanchezza, annebbiamento della vista o la ridotta tolleranza allo sforzo, che vengono riferiti dalle persone affette da questa malattia.
Inoltre, in almeno 1/3 delle persone con cardiomiopatia ipertrofica, durante la contrazione, a causa delle pareti ispessite, si crea un'ostruzione al passaggio del sangue dal ventricolo all'aorta (forma ostruttiva della cardiomiopatia ipertrofica). In questi casi, la valvola mitrale, posta tra l'atrio e il ventricolo sinistro, viene spostata in avanti contribuendo anch'essa all'ostruzione. Il movimento anomalo della valvola può causare un rigurgito di sangue nell'atrio sinistro (rigurgito mitralico). Il flusso turbolento del sangue prodotto dall'ostruzione genera un soffio cardiaco che si può ascoltare con lo stetoscopio.
La cardiomiopatia ipertrofica colpisce all'incirca 1 persona su 500 e non sembra esserci differenza tra gli uomini e le donne.
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